È
al riso che spetta la funzione di connettere, legare i due
elementi distintivi del territorio, la terra e l'acqua. Le
popolazioni di tutto il nord padano si ritrovano unite anche
nell'uso di questo cereale. Proveniente dall' Oriente e introdotto
nel Mezzogiorno italiano dall' agronomia araba, il riso ha
trovato nelle terre umide del Settentrione la sua patria ideale.
Mantova infatti è un'apprezzabile provincia risicola,
particolarmente indirizzata verso produzioni di alta qualità.
L'area di produzione è nella parte orientale della
provincia che scende fino al Po, nelle zone al confinecon
il Veneto: investe circa 1500 ettari di risaie, in cui le
varietà principalmente coltivate sono il Vialone Nano,
Romeo, R.B. fino e Arborio. Quì si trovano numeri ragguardevoli
di minestre a base di riso e di risotti: riso e verze, riso
e patate, riso e rape, riso e zucca. Molti piatti a base di
riso nascono dall'uso delle mondine di condirlo con qualsiasi
cosa nascesse nella risaia(i pesciolini minuti, i gamberetti
d'acqua dolce, il pesce gatto, la tinca, la carpa,
le rane, le lumache). Eccellente è il risotto con le
rane mentre il risotto "alla pilota" è un'altra
famosa caratteristica delle preparazioni mantovane. Questo
risotto cotto al vapore, condito con un impasto di carne di
maiale, molto burro e abbondante formaggio grana grattuggiato,
prende il nome dai "piloti", gli uomini addetti
alla brillatura del riso,
i quali cucinavano un riso molto sgranato e asciutto per raccoglierlo
più facilmente con la pala di legno. È accompagnato
qualche volta dal "puntel", una costina di maiale
ai ferri, oppure da una lombata, sempre di maiale, cucinata
in padella.
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